DALLE DONNE PER LE DONNE

NELLA REGIONE DELL’UKINGA, ZONA RURALE NEL SUD-OVEST DELLA TANZANIA, VI SONO DONNE CON FIGLI, VEDOVE O ABBANDONATE, RAGAZZE RI SENZA ALCUNA PROSPETTIVA DI VITA “NORMALE”, CHE VIVONO CON UN RUOLO SOCIALE MARGINALE E SUBALTERNO, IN CONDIZIONI DI INDIGENZA ECONOMICA E CONSEGUENTE MANCANZA DEL NECESSARIO PER GLI ALIMENTI E PER MANDARE I FIGLI A SCUOLA, GIORNALMENTE ALLE PRESE CON I PROBLEMI DI SOPRAVVIVENZA. AD ACUIRE IL DISAGIO IL FATTO CHE LA DONNA, PER TRADIZIONE STORICA, È SUCCUBE DELL’UOMO E, SE SOLA, È CONSIDERATA INCAPACE DI AUTOGOVERNARSI. DEVE INOLTRE SOBBARCARSI IL LAVORO PESANTE: PORTARE I CARICHI DURANTE I VIAGGI, LAVORARE I CAMPI PER UN MINIMO DI SOSTENTAMENTO ALIMENTARE, PORTARE L’ACQUA PER MOLTI CHILOMETRI, RACCOGLIERE LA LEGNA E TUTTO QUANTO È COMMESTIBILE, CUCINARE, PROVVEDERE AI FIGLI.

IN QUESTO CONTESTO SOCIALE MARIA GRAZIA PELLEGRINI INSIEME A SUOR EMELINA, MISSIONARIA DELLA CONSOLATA, HA INTRAPRESO UN PROGETTO AFFINCHÉ LE DONNE POTESSERO, DA PROTAGONISTE, RAGGIUNGERE L’AUTONOMIA ECONOMICA.

IL PROGETTO È INIZIATO NEL 2004 CON UNA QUINDICINA DI DONNE DEL VILLAGGIO DI IHELA VICINO A IKONDA CON UN CAPITALE MONETARIO INIZIALE MODESTO, MA CON GRANDE ENTUSIASMO E CON IL COSTANTE IMPEGNO PROFUSO DA SUOR EMELINA NELLA GESTIONE DELLE RISORSE UMANE.

SUCCESSIVAMENTE, A SEGUITO DELL’ACCOGLIMENTO DELLA RICHIESTA DI AIUTO RIVOLTA A KUSAIDIA, L’INTERVENTO, DENOMINATO “PRO-GETTO MAIALINO”, HA ASSUNTO DIMENSIONI PIÙ AMPIE, CON IL COINVOLGIMENTO DI BEN 154 DONNE, SPARSE IN 16 VILLAGGI NELLE VICINANZE DI IKONDA. LA GESTIONE DEL PROGETTO È STATA STRUTTURATA CON

L’INDIVIDUAZIONE DELLE DONNE RESPONSABILI DI OGNI ZONA, DIVENUTE EFFICIENTI CONTROLLORI DEL PROGETTO. MAI PRIMA DI ALLORA UNA DONNA AVEVA POTUTO ASSUMERE UN RUOLO DI RESPONSABILITÀ FUORI DELLE MURA DOMESTICHE! LO SCOPO PRINCIPALE DEL PROGETTO PREVEDE IL RAGGIUNGIMENTO DELL’AUTONOMIA ECONOMICA CON L’ALLEVAMENTO DI ANIMALI, LA MAGGIOR PARTE MAIALI, CIRCA 300.

DA QUI LA DENOMINAZIONE DEL PROGETTO. ATTIVITÀ QUESTA ESERCITATA DALLE DONNE CAPOFAMIGLIA ATTRAVERSO UN FINANZIAMENTO INIZIALE DA RESTITUIRE: NULLA È STATO REGALATO! NON DOVEVANO ESSERE MANTENUTE MA AIUTATE A CRESCERE, RECUPERANDO DIGNITÀ E CONSAPEVOLEZZA DELLE LORO CAPACITÀ. UN ALTRO OBIETTIVO CHE HA RICHIESTO IMPEGNO È STATA L’ACCETTAZIONE E LA MESSA IN PRATICA DELLE REGOLE DI PARTECIPAZIONE, PER NOI SCONTATE, MA ASSOLUTAMENTE NUOVE IN QUEL CONTESTO.

LO SCOPO È STATO PERFETTAMENTE RAGGIUNTO DALLA QUASI TOTALITÀ DEI SOGGETTI COINVOLTI CHE HANNO RESTITUITO IL CAPITALE INIZIALE CHE AMMONTAVA A 10.000 SCELLINI TANZANIANI PER OGNI DONNA COINVOLTA CHE, AL CAMBIO DEL 2004, EQUIVALGONO A CIRCA OTTO EURO. TUTTE SONO RIUSCITE AD OTTENERE RISULTATI MOLTO BUONI E DA QUANDO IL PROGETTO È ATTIVATO PIÙ NESSUNA HA CHIESTO UN AIUTO ECONOMICO ALLA MISSIONE! MAIALI, CAPRE, PECORE, POLLAME HANNO GARANTITO UN MINIMO DI DENARO PER FRONTEGGIARE I BISOGNI QUOTIDIANI E ANCHE PER QUALCOSA DI PIÙ: AGGIUNGERE UNA STANZA ALLA CASETTA, METTERE IL TETTO IN LAMIERA ALLA CUCINA PER EVITARE INCENDI, PROVVEDERE ALLE DIVISE SCOLASTICHE OBBLIGATORIE, SENZA LE QUALI I BAMBINI NON POTREBBERO FREQUENTARE LA SCUOLA E COMPRARE ALTRI MAIALINI, LA SCELTA PIÙ FREQUENTE. IL PROGETTO È STATO RIPRESO SUCCESSIVAMENTE ANCHE NELLE PARROCCHIE DI MTWANGO E DI ILEMBULA, DISTANTI 200 CHILOMETRI DA INONDA E PERFINO NEI DINTORNI DI IRINGA CHE DI CHILOMETRI NE’ DISTA 500.

L’ATTIVITÀ INIZIATA NEL 2004 PROSEGUE TUTTORA ANCHE SENZA LA PRESENZA DI SUOR EMELINA, ORA IN AMERICA LATINA. LO SCOPO DEL PROGETTO È STATO AMPIAMENTE RAGGIUNTO. LE DONNE COINVOLTE HANNO INTRAPRESO UN CAMMINO DI PARTECIPAZIONE ATTIVA E RESPONSABILE CON UNA RICADUTA COSTANTE. LE LORO ABITAZIONI ORA SONO DOTATE DI ARREDI, PRIMA SOLO SOGNATI, E POSSONO PAGARE LE TASSE SCOLASTICHE PER LA SCUOLA SECONDARIA DEI LORO FIGLI EGUARDARE CON PIÙ SERENITÀ AL DOMANI. COSCIENTI DELLE PROPRIE CAPACITÀ E DIGNITÀ, ECONOMICAMENTE AUTONOME, RISPETTATE DA TUTTI, SOLIDALI FRA LORO, MANIFESTANDO IL LORO NUOVO STATO ANCHE VESTENDO IN MODO PIÙ DIGNITOSO, LE DONNE SI ATTIVANO E PROMUOVONO ORA ATTIVITÀ SOCIALI, ESTENDENDO L’ESPERIENZA AD UNA PARTECIPAZIONE SEMPRE PIÙ ATTIVA E NUMEROSA ANCHE IN AMBITI PRIMA NON RITENUTI DI LORO COMPETENZA. NON È FACILE DESCRIVERE LE IMPRESSIONI AVUTE DOPO AVER VISITATO CON SUOR EMELINA I VILLAGGI CHE CIRCONDANO IKONDA.

NON È FACILE PERCHÉ SI È PRESI DA TANTI SENTIMENTI: COMPASSIONE, TRISTEZZA, RABBIA, CONSAPEVOLEZZA CHE BEN POCO SI PUÒ FARE PER QUELLE DONNE INCONTRATE. RIMANE QUEL “POCO” IN SOSPESO. UN POCO CHE TI RIMANE DENTRO E CHE TI DICE: SI PUÒ PROVARE, DEVI PROVARE.” MARIA GRAZIA PELLEGRINI